Israele ha comunicato negli scorsi giorni alle compagnie aeree europee una lista di persone indesiderate che se imbarcate saranno respinte. Questo fa urlare al liberticidio gli attivisti di professione, perché questa è la loro professione presumo. Mi rendo perfettamente conto che un'affermazione di questo tipo fa di me un sionista, ebbene questo sionista non si sogna però di dare dell'antisemita a chi trascura il fatto che ogni paese si riserva il diritto di negare l'ingresso e giudicare indesiderato qualcuno, magari è distrazione o semplice partigianeria. A maggior ragione un paese in guerra, credo sia in diritto di non ricevere qualcuno che esplicitamente, a torto o ragione, vuole entrare a manifestare dissenso al paese stesso. All'aeroporto di Tel Aviv a quelli che sono riusciti e riusciranno comunque ad arrivare verrà consegnata una lettera di benvenuto che di seguito riporto, credo che dica molto di più di quanto sappia e potrei fare io.
Caro Attivista, apprezziamo la tua scelta di Israele come oggetto
di preoccupazione per i diritti umani, sappiamo che avevi molte opzioni
degne. Avresti potuto scegliere di protestare contro la barbarie
quotidiana del regime siriano contro il proprio popolo, che ha provocato
migliaia di morti. Avresti potuto scegliere di protestare contro la
brutale repressione del regime iraniano, dare il tuo dissenso al
sostegno del terrorismo in tutto il mondo. Avresti potuto scegliere di
protestare contro il governo Hamas a Gaza, dove le organizzazioni
terroristiche commettono un doppio crimine di guerra lanciando razzi
contro i civili e nascondendosi dietro ai civili. Ma hai scelto di
protestare contro Israele, l’unica democrazia in Medio Oriente, dove c’è
parità di diritti per donne, la stampa critica il governo, le
organizzazioni dei diritti umani sono libere di agire, c’è libertà di
culto per tutti e le minoranze non vivono nella paura.Ti consigliamo
prima di risolvere i problemi reali della zona e poi tornare in Israele
per condividere con noi la tua esperienza.