19/04/12

dillo con parole tue (vuote)

Voler liberalizzare la prostituzione mi vede d'accordo, del resto non mi pare che il proibizionismo abbia tutta questa efficacia. Dire che va tutto bene però mi sembra un'esagerazione, magari avete ragione voi e io ragiono come un prete oppure da dietro una tastiera vi riesce ancora più facile sparare cazzate.
Se è vero che vendere il culo è la stessa cosa che le braccia o il cervello non dovreste aver problemi ad aspettare la vostra signora che torna da Via Salaria e soprattutto dovreste smetterla, cari compagni, di rompere i coglioni per una Minetti o una Carfagna. Mi siedo dalla parte della ragione perché quella del torto è occupata da uno che la merita.

17/04/12

siamo tutti indiziati

Lo sapevo che non ne sarebbe uscito niente di buono. Ho fatto anche resistenza, ma quelli mi ci hanno trascinato col forcipe in questo posto assurdo dove se ti crepa la vicina di casa la prima cosa che fanno è controllare sul tuo pc se vai su siti porno. Se sì sei chiaramente un indiziato.

15/04/12

per rendermi popolare

Israele ha comunicato negli scorsi giorni alle compagnie aeree europee una lista di persone indesiderate che se imbarcate saranno respinte. Questo fa urlare al liberticidio gli attivisti di professione, perché questa è la loro professione presumo. Mi rendo perfettamente conto che un'affermazione di questo tipo fa di me un sionista, ebbene questo sionista non si sogna però di dare dell'antisemita a chi trascura il fatto che ogni paese si riserva il diritto di negare l'ingresso e giudicare indesiderato qualcuno, magari è distrazione o semplice partigianeria. A maggior ragione un paese in guerra, credo sia in diritto di non ricevere qualcuno che esplicitamente, a torto o ragione, vuole entrare a manifestare dissenso al paese stesso. All'aeroporto di Tel Aviv a quelli che sono riusciti e riusciranno comunque ad arrivare verrà consegnata una lettera di benvenuto che di seguito riporto, credo che dica molto di più di quanto sappia e potrei fare io.

Caro Attivista, apprezziamo la tua scelta di Israele come oggetto di preoccupazione per i diritti umani, sappiamo che avevi molte opzioni degne. Avresti potuto scegliere di protestare contro la barbarie quotidiana del regime siriano contro il proprio popolo, che ha provocato migliaia di morti. Avresti potuto scegliere di protestare contro la brutale repressione del regime iraniano, dare il tuo dissenso al sostegno del terrorismo in tutto il mondo. Avresti potuto scegliere di protestare contro il governo Hamas a Gaza, dove le organizzazioni terroristiche commettono un doppio crimine di guerra lanciando razzi contro i civili e nascondendosi dietro ai civili. Ma hai scelto di protestare contro Israele, l’unica democrazia in Medio Oriente, dove c’è parità di diritti per donne, la stampa critica il governo, le organizzazioni dei diritti umani sono libere di agire, c’è libertà di culto per tutti e le minoranze non vivono nella paura.Ti consigliamo prima di risolvere i problemi reali della zona e poi tornare in Israele per condividere con noi la tua esperienza.

12/04/12

aspettative

Credo che in qualche modo la chiave se non per la felicità quantomeno per un certo grado di soddisfazione risieda nelle richieste che facciamo, nelle aspettative. E in un pizzico di buona sorte.
Per dire: mia nonna quando una femmina della famiglia era incinta diceva sempre la stessa identica frase: "Speriamo che sta creatura riesco a vederla prima di morire." E così ha visto nell'ordine: Martina, Adriano, Francesca, Paolo, Elettra e Giordano, portandoci a pensare che se non avessimo smesso di far figli non sarebbe mai morta. Mio nonno, guardavamo una partita, mi disse: "Chissà se prima di morire riuscirò a vedere di nuovo l'Inter vincere uno scudetto?" È morto a Dicembre del 2005.