28/09/12

pochi imprescindibili punti

Ci sono parole e frasi che mi causano una caduta degli zuccheri nel sangue e che se dovessi avere compiti legislativi perseguirei senza dubbio. Che io possa legiferare, a voler essere realisti, è improbabile. Ho pensato allora che potrei votare per chi nel suo programma includesse:

1- Abolizione delle seguenti espressioni:
cancro del mondo, cittadino del mondo, fascista, comunista, imperialista, alternativo, etnico (al posto di indiano quando anche una coperta abruzzese è etnica e non solo quella merda a righe arancioni), sensibilità religiosa, tutti i tentativi di fare leva sulla compassione, femminicidio e differenza di genere (le femmine appartengono alla stesso genere e addirittura alla stessa specie dei maschi, perfino le femministe).

2- Sanzioni per i maggiori di dodici anni che facciano un uso sconsiderato dei puntini di sospensione allo scopo di lasciar intendere significati sottintesi (che non ci sono), e per coloro che doppiano i punti interrogativi ed esclamativi martellate sulle falangette.

14/09/12

lo sposo del mondo 2

  -Non dimenticare di essere sempre politicamente corretto. Qui è molto importante.- Dunque, essere politicamente corretto significava, per esempio, che se io, per qualche strana ragione, avessi dovuto girare un film sul noto libro di Cervantes, l'autore preferito di mio nonno, Don Chisciotte avrebbe dovuto essere un nero dislessico del Camerun e Sancho Panza un indocinese paraplegico, affinchè nessuna etnia o gruppo sociale si sentisse discriminato -ah, e Dulcinea una guerrigliera del Fronte Algerino del Bronx, sordomuta e bisessuale, come minimo. Essere politicamente corretto, insomma, era una sorta di ventata infrafilosofica, perché, che io sappia, neanche la natura è politicamente corretta: perché una ragazza può guadagnarsi da vivere come modella, pubblicizzando mutande e bikini, mentre un'altra deve lavorare in un circo di mostri umani? Ma Wendy era una patita di quella filosofia: -I nani non sono nani, ma esseri di una taglia diversa; gli schizofrenici sono persone dalla sensibilità differente...-. E così via: tutto diverso. Tutto differente.
  Un giorno, andammo a comprare una torta e ci servì un pasticcere che, sicuramente per l'ingestione massiccia di zuccheri, era alquanto sdentato: -Questo qui ha una dentatura diversa. Diversa da qualunque cosa che assomigli a una dentatura-, dissi e Wendy si arrabbiò. -Per strada ho visto un gobbo che aveva la schiena più diversa che tu possa immaginare-, le dissi un altro giorno, ma lei non apprezzava questo tipo di battute. Ma il walterismo ortodosso si scontra frontalmente con lo spirito del politicamente corretto. Il politicamente corretto è una religione laica basata sul puritanesimo e finalizzata a trasformarci in ipocriti eremiti che vivono in un deserto zeppo di eremiti simili, ma che si guardano tra di loro al massimo con la coda dell'occhio: ogni androide nella propria capsula, avvolto in un telo di plastica antibatterica, foderato del proprio preservativo di sesso autistico. Oh sì, eremiti che denunciano chiunque li guardi, chiunque sfiori loro casualmente una mano nell'autobus affollato, chiunque li inviti a cena con la piccola speranza di una sveltina o chiunque parli di alcolismo, mongolismo o nanismo senza eufemistici giri di parole. Il nuovo Mosè, legislatore della tribù di Levi, ha ricevuto dalle mani di Jahwé l'edizione aggiornata delle tavole della Legge per combattere con esse i principali reati contemporanei: molestie visive, molestie sessuali, brutalità verbale, maschilismo seminale...Tremi il faraone davanti al moderno Mosè, perché l'ora degli eremiti non si farà attendere a lungo. Sì, eremiti che accuseranno di essere maniaci sessuali e stupratori potenziali coloro che inseguiranno le adolescenti alticce nelle discoteche. Eremiti che non parleranno della morte. Né della malattia. Né delle deformazioni fisiche. Eremiti perifrastici (-Compagni e compagne di partito, amici e amiche della città di Boston, giumente e cavalli del settimo cavalleria, bambini e bambine in età scolare...). Eremiti che si riferiranno alle donne come se le donne fossero dei concetti astratti e non la più commovente e bellissima congiunzione genetica della nostra galassia misteriosa e stellata. (Sarà così la religione del politicamente corretto, il nuovo travestimento del calvinismo. Un calvinismo passato da questa moderna Versailles che è Manhattan e lanciato nel mondo via satellite).
Felipe Benítez Reyes

08/09/12

ci sarebbero anche quelli che volano

  Gli umani si possono comodamente dividere in due gruppi. Quelli con idee proprie e quelli che ne hanno presa una in prestito. Gli appartenenti al primo gruppo, da idee altrui, ne assemblano di proprie.
I secondi sono consumatori finali, non si occupano della trasformazione del prodotto.
  Le idee sono isole, e il mare che le circonda è fatto di tutti quei concetti intermedi, quei semilavorati che richiedono ulteriore trasformazione per divenire, a loro volta, isole.

  Detto ciò, per comodità, possiamo dividere gli umani tra quelli che sanno nuotare e quelli costretti a difendere con i denti la loro isola, l'unica che potranno mai calpestare.

07/09/12

lo sposo del mondo

  Juichi piangeva e diceva: "Porcoddio, porcoddio", in continuazione. Scrollando la testa. Con il viso tra le mani. E anch'io scoppiai a piangere, sentendo quella litania elegiaca e sacrilega: "Porcoddio, porcoddio", e quelle bestemmie fluttuavano nell'aria come emblemi tragici del dolore.

  Restammo lì per un po', levitando in una microeternità di lacerazione e di vuoto. Porcoddio, porcoddio. Perché la realtà è un miraggio perfetto ma irreale. Così perfetto che a volte può spezzarti la vita. Cosi irreale da sembrare l'incubo di un dio impasticcato fino ai capelli.
  Felipe Benítez Reyes