11/11/12

avrei preferito parlarvi del derby ma non l'ho visto

   In occasione dei festeggiamenti di Halloween Don Ermes Macchioni sacerdote esorcista della diocesi di Sassuolo avverte del pericolo che queste manifestazioni demoniache rappresenterebbero  per i nostri cuccioli affermando, tra l'altro, che nel 1800 (ritengo oltre ogni ragionevole dubbio che intendesse 1600, ignoranza o refuso) questi spiriti avrebbero confessato.
Avvalendomi soprattutto di un testo molto ben scritto: "Una storia notturna" di Carlo Ginzburg cercherò di tracciare sommariamente quello che è stato il percorso dei processi per stregoneria che hanno funestato per secoli l'intera Europa.  

   Cominciano nel 1400 in tutta Europa i processi e le persecuzioni ai danni di streghe e stregoni, accusati di partecipare al Sabbat, che si protrarranno per quasi tre secoli. I raduni avvengono di notte in posti isolati. I partecipanti arrivano volando a cavallo di animali, manici di scopa, oggetti vari o trasformati in animali essi stessi. Il rituale d'accesso prevede la profanazione dei sacramenti e il rendere omaggio al Diavolo presente in forma umana, animale o semi animale. Si mangia balla e tromba. Si ricevono prima del ritorno a casa unguenti a base di grasso di bambino e altro.
Questo è il quadro piuttosto omogeneo che esce dai verbali dell'inquisizione e che contrasta con la varietà delle credenze dei sottoposti a processo; lo stesso termine Sabbat compare tardivamente. È presente una grande varietà locale di definizioni: striaz, barlòtt, akelarre... Si rende necessaria una omogeneizzazione dei fenomeni;  la tortura, come esplicitamente riportato nei verbali dei processi, è il mezzo per ottenere confessioni aderenti ad uno stereotipo che va formandosi e che si cristallizzerà nella forma che è giunta ai giorni nostri.

         Come si arriva a tutto questo:

   Il fenomeno nasce nella prima metà del 1300 in Francia. I lebbrosi accusati d'aver cospirato ai danni dei sani vengono imprigionati ed uccisi con la condanna del Papa e l'esplicita autorizzazione del re Filippo V il Lungo (Editto di Poitiers del 21 giugno 1321). Chi non confesserà dovrà essere sottoposto a tortura e una volta che l'avrà fatto mandato al rogo, le donne incinte che confesseranno dovranno essere tenute in vita fino al parto e svezzamento del figlio, quindi bruciate. L'attenzione della Chiesa alla vita-a-venire ha radici lontane com'è facilmente rilevabile.
Tutti i beni dei segregati e bruciati saranno naturalmente confiscati.
Si afferma che i lebbrosi abbiano goduto della complicità degli ebrei e la conferma arriva dalle confessioni dei capi lebbrosi che dichiarano (sotto tortura) d'essere stati pagati da un ebreo per spargere polveri avvelenate nelle fontane.

   Mentre l'ipotesi del complotto prende piede il popolino non attende ordini dall'alto, chiude gli accusati nelle case e vi appicca il fuoco. Le versioni sono varie, ma la più "attendibile" vuole a capo il re di Granada che incapace di vincere i cristiani in battaglia si rivolge agli ebrei promettendo ricompense e addirittura regni, questi dichiarandosi troppo sospetti allo scopo ne affidano la realizzazione ai lebbrosi, previa abiura della loro fede con l'aiuto del Diavolo.  Da Carcassonne la notizia della congiura si diffonde alimentando la violenza nei confronti di ebrei e lebbrosi spontaneamente linciati dal popolo. Le autorità e la Chiesa intanto si adoperano, tranne rari casi di condanna, nella fabbricazione delle prove: il 4 giugno, a Pamiers, Guillame Agassa responsabile del lebbrosario di Lestang viene processato e confessa dando prima una versione non soddisfacente e successivamente descrivendo minuziosamente i particolari del complotto. Superfluo dire che viene torturato già prima dell'inizio degli interrogatori.

   Gli elementi di conferma a questo punto ci sono tutti. Filippo di Valois (che diverrà re) informa il Papa dello sviluppo degli eventi, di manifestazioni come terremoti e globi infuocati caduti dal cielo (Apocalisse, 6, 12-13) e del ritrovamento nella casa di un ebreo, tale Bananias, di una pelle di montone su cui in lingua ebraica è riportata la promessa di sottomissione di tutto il popolo di Israele al re di Gerico, Gerusalemme, Hebron: il potentissimo Amicedich. La lettera viene consegnata comunicando l'intenzione di partire per una crociata. Superando la precedente moderatezza Giovanni XXII che, nel recente passato, aveva mostrato benevolenza nei confronti della comunità ebraica intervenendo in sua difesa contro le violenze avalla il processo e dà luogo già dal 1322 all'espulsione degli ebrei dai propri possedimenti. Gli avvenimenti saranno da qui pianificati e organizzati, soprattutto per ciò che riguarda gli averi dei condannati.

   Alla fine del 1347 la peste sbarca in Europa e riprendono le violenze spontanee ai danni degli ebrei. All'inizio della settimana santa il ghetto di Tolone è invaso e saccheggiato, circa quaranta ebrei (uomini, donne e bambini) furono massacrati. La violenza si diffonde velocemente (Hyèries, Riez, Digne, Manosque, Forcalquier) una sequela di aggressioni che raggiungono il culmine il 16 maggio 1348 a La Baume dove gli ebrei vengono uccisi tutti, si salva solo Dayas Quinone che si trovava ad Avignone.
I massacri si estendono anche alla Spagna, in occasione del funerale di un morto di peste a Barcellona la folla massacra gli ebrei. Si moltiplicano processi e violenza popolare fino al 1409 quando faranno la loro comparsa nuovi attori sulla scena: "alcuni cristiani con la complicità dei perfidi giudei avevano istituito nuove sette e culti proibiti".
Inizia la persecuzione di streghe e stregoni di cui parleremo in seguito.

02/11/12

la vostra idea di democrazia


Sostiene Michele serra sull' amaca che: chi si astiene alle elezioni non potrà poi lamentarsi.
Questa cosa fa il paio con un articolucolo su L'Espresso in cui ci viene, per vie traverse (manco tanto), spiegato che non votando si fa come la mafia che non vota più, come faceva, per il PDL e non potendo farlo per i buoni, per gli onesti (PD), va al mare.
Sulla linea politica di questi signori c'è ben poco da dire, che dire del nulla? L'onestà non è argomento di programma, anche se l'avversario fosse il demonio in persona. È il minimo sindacale per essere a piede libero, sempre che non si sia deputati o giornalisti.
Michele Serra, che dev'essere un'autorità, vista la premura di chi dissente dalla sua stronzata nel dichiarare comunque la propria stima al cazzaro titolare dell'Ufficio Concessione Diritti Politici e Civili che ci illumina, invece, con opinioni di una banalità che solo gli elettori del Pd non colgono.
Dalla prossima tornata elettorale chi non voterà perderà i diritti civili, speriamo anche la cittadinanza ché sta storia d'essere cittadino d'un paese in cui si dà rilievo a opinioni che coincidono con quelle di mio cugino, idraulico con la terza media strappata con i denti, comincia a starmi pesantemente sui coglioni.